2.8 Die italienische Industrie

2.8 L’industria italiana

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Italien ist eine der wichtigsten Industrienationen der Welt, wobei Sektoren wie Automobilbau, Agrarindustrie, Textilien und Mode eine Schlüsselrolle in der Wirtschaft spielen.

Spezialisierte Industriebezirke konzentrieren sich auf eine einzigartige, qualitativ hochwertige Produktion. Italien ist auch führend in der Produktion von Wein, Arzneimitteln und biomedizinischen Geräten.

Dieser weniger bekannte Aspekt Italiens geht über touristische Klischees hinaus und trägt wesentlich zum Reichtum und Einfluss des Landes bei. 

Script – L’industria Italiana

Benvenuti a Italia 360°, il podcast di Europass.  

Nelle scorse puntate, abbiamo parlato dei più famosi settori del made in Italy: quello della moda dei grandi stilisti, dei designer più famosi, delle auto di prestigio, degli oggetti iconici che l’Italia ha lanciato nel mondo. Ma c’è anche tutto un mondo industriale meno famoso, ma che è di importanza strategica per l’Italia sia per l’economia che per i processi industriali nazionali.

Forse, tutti non sanno che l’Italia, pur essendo un paese piuttosto piccolo, è il terzo paese più industrializzato d’Europa ed è il settimo nel mondo, significa che l’industria italiana è tra le più sviluppate. L’Italia è, infatti, membro del G7, che raggruppa i paesi più influenti economicamente della terra, ma questo spesso non viene percepito all’estero, che vede l’Italia con i consueti cliché del paese della dolce vita, delle vacanze, della pizza e degli spaghetti.

Tutto questo è vero, però, forse, a molti sfugge che anche il cibo è un’industria importantissima, e anche il turismo è un’industria formidabile o quanto meno una voce importante del bilancio nazionale, il cosiddetto PIL, ovvero, il Prodotto Interno Lordo, in parole povere, la ricchezza prodotta dal paese.

Il turismo è importante per l’Italia, ma produce solo 100 miliardi di euro l’anno, il 6% del PIL nazionale, che è piuttosto poco. L’Italia, infatti, non vive di turismo, come sembrerebbe vedendo città come Venezia, o Roma, o viaggiando per la Toscana, la vera ricchezza dell’Italia è proprio l’industria.

Tanti non ci pensano, ma l’Italia è un paese fortemente industrializzato, dove ci sono delle aree di produzione specialistiche uniche in Europa, che non ci si aspetterebbe di trovare in Italia e che rendono la nostra nazione veramente un unicum nel mondo. Queste aree industriali specializzate si chiamano “distretti” dove si concentrano molte industrie medio-piccole, che si sono specializzate in settori specifici.

Per cominciare con i casi più vistosi, per esempio, tra Milano e Torino, che sono le capitali della meccanica automobilistica (pensate a Fiat, Alfa Romeo, Lancia), si è sviluppato tutto un distretto dell’auto, fatto di industrie che progettano e realizzano tutti i componenti per realizzare un’auto: dai cambi, alla selleria, agli pneumatici. Basta pensare alla Pirelli, che è una delle industrie più importanti al mondo di ruote e pneumatici, o alla Magneti Marelli, che produce componenti elettronici per auto.

Forse, molti non sanno che queste industrie riforniscono anche le prestigiose aziende di auto tedesche, come BMW e Mercedes. Altro distretto della meccanica automobilistica famoso è quello di Modena, dove si producono Ferrari, Maserati, Lamborghini e tutte le componenti di lusso per queste auto, dalla meccanica di precisione, ai sedili in pelle.

Ma nella stessa area a vocazione meccanica, ci sono anche la Ducati, famosissima per le sue motociclette prestigiose e  le più importanti aziende di produzione di macchine agricole, tra le più importanti d’Europa, non a caso, perché Modena si trova in Emilia Romagna, che è la regione più importante in Italia per le produzioni agricole e alimentari.  

Molti trovano strano che l’Italia sia un paese di ingegneri meccanici, eppure la meccanica è uno dei fiori all’occhiello della nostra nazione, nella quale si trovano moltissime fabbriche meccaniche di altissimo livello. Un esempio su tutti, la Nuovo Pignone di Firenze, che è la più prestigiosa fabbrica al mondo per la produzione di turbine per l’estrazione di petrolio e gas naturale, L’avreste mai pensato, a una cosa così specialistica?!  

Ma non dimentichiamo la Fincantieri di Trieste, che è il più importante gruppo navale e cantiere d’Europa, da dove escono navi commerciali, da trasporto, piattaforme marine, navi militari e le più straordinarie navi da crociera di sempre.  

Sempre nel campo della meccanica, l’Italia è anche un grande produttore di elettrodomestici, uno dei più importati in Europa. Purtroppo, l’Italia è anche uno dei più grandi produttori al mondo di armi, come la fabbrica Beretta, famosissima per le armi, e di strumentazioni militari, come la Leonardo.

L’Italia è anche uno dei principali produttori di elicotteri in Europa, soprattutto grazie alla Augusta e alla Piaggio, la stessa fabbrica del motoscooter Vespa, tanto per parlare ancora di famose industrie meccaniche. E in Italia non c’è solo la Piaggio per le motociclette e la già citata Ducati, ma ci sono anche famosissime marche come Augusta, Aprilia, Moto Guzzi, Benelli, tutte motociclette mitiche, amate da un pubblico ricco ed esigente!  

Tutte queste costruzioni meccaniche hanno bisogno acciai e metalli. Infatti, in Italia, a Piombino in Toscana e soprattutto a Taranto, in Puglia, ci sono i più grandi stabilimenti siderurgici in Europa: l’avreste mai detto?! In ogni caso, il settore metalmeccanico è il principale in Italia, con un fatturato di 500 miliardi di euro una gran parte del PIL italiano.  

Ma vediamo quello che è il secondo settore industriale italiano: quello alimentare. E partiamo da quelle cose che tutti conoscono: come l’aceto balsamico di Modena, il Parmigiano reggiano di Reggio Emilia e Parma, il prosciutto di Parma e, sempre a Parma, la Barilla.

Infatti, l’area di Parma con Barilla, Parmalat, il prosciutto, il parmigiano, è considerata uno dei centri principali dell’agroalimentare italiano ed europeo. Questo insieme alla regione Puglia, che produce grano, olio, uva e frutta, più di ogni altra regione italiana. Pensate che l’Italia è anche il più grande produttore al mondo di agricoltura biologica. Il settore agricolo vale quasi il 12% del PIL nazionale, ovvero qualcosa come quasi 200 miliardi di euro, un quarto dei quali vengono esportati.  

Per non parlare dei vini: Piemonte, Toscana, Veneto, Puglia, l’Italia è il più importate produttore di vino nel mondo, con oltre 50milioni di ettolitri l’anno, l’Italia supera la Francia e la California, con moltissimi vini di assoluto prestigio e un fatturato di 14 miliardi di euro, la metà dei quali arrivano dall’export.

Inutile parlare di vini come Chianti, Barolo, Prosecco, famosi in tutto il mondo, ma possiamo citare tanti altri alcolici come il Marsala, l’Amaretto, il limoncello, le grappe, gli amari e i vermouth, o prodotti come Martini, Campari, Fernet Branca. Questo, nonostante gli italiani siano tra gli europei che bevono meno alcool. Infatti, questi prodotti vengono in gran parte esportati.  

Altro super settore industriale è quello della moda, che arriva a quasi 40miliardi di euro l’anno, la metà dei quali sempre dalle esportazioni. Quello della moda coinvolge molte industrie, come quella del tessile, per la produzione di filati e tessuti, o quella della pelle e del cuoio, nelle quali la Toscana è importantissima. Infatti la città di Prato, vicino Firenze, è il distretto più grande in Europa per la produzione di tessuti e filati.

Mentre Firenze è il distretto più importante nel mondo per la produzione di pelletteria e scarpe di lusso, anche perché, sempre in Toscana, in provincia di Pisa, c’è il distretto conciario più grande d’Italia. Tante industrie di moda si trovano anche in Lombardia, e Marche. Per rimanere in Toscana, nella nostra regione, è interessante andare oltre i soliti cliché di regione fatta di bellissimi paesaggi, città d’arte, cultura e bellezza, per scoprire che è una regione dagli importantissimi distretti industriali ed economici.

Oltre ai citati distretti di Prato per il tessile, di Firenze per la pelletteria e di Pisa per le concerie, potremmo citare Pistoia, che è la città che ha il distretto più grande di Europa per il vivaismo, ovvero la produzione di piante, mentre la provincia di Lucca lo è per la coltivazione di fiori da vaso e da recidere. Sempre in provincia di Lucca, c’è il secondo distretto più grande in Europa e il più importante d’Italia per la produzione di carta di uso comune (come tovaglioli di carta, fazzoletti, carta igienica, carta da cucina).

E tra Lucca, Pisa e Livorno ci sono i più prestigiosi cantieri di nautica da diporto del mondo, ovvero, qui si producono i più bei yacht della terra, quelli da oltre 100 metri, che i più famosi milionari fanno produrre in Toscana. Mentre in provincia di Siena, c’è il distretto più grande d’Europa per la produzione dei caravan e dei camper motorizzati, e poi Siena è il paradiso delle fattorie di vino, la regione del Chianti si trova in gran parte in provincia di Siena, come anche l’area del Brunello di Montalcino e della Vernaccia di San Gimignano. Sempre a Siena, ci sono grandi produttori di farmaci, soprattutto vaccini.

E per rimanere nel campo farmaceutico, a Firenze, la ditta Menarini è la più grande industria farmaceutica d’Italia, che è il paese che, comunque, produce più medicine in Europa. Nella provincia di Massa Carrara c’è l’importantissimo distretto per la produzione del marmo di Carrara, considerato il marmo bianco più bello di sempre.

Sulle Alpi Apuane, c’è una frenetica attività di estrazione di marmo, con grandissime cave e dove il marmo viene trasportato al porto di Carrara per essere esportato in tutto il mondo. In Toscana, rimane la città di Arezzo, che è la città più importante al mondo per la produzione di gioielli e prodotti in oro. La famosissima ditta UNAERRE di Arezzo, è ancora oggi il più grande trasformatore di oro della terra.  

Come vedete, dietro i filari di cipressi e i vigneti della Toscana, amata dai viaggiatori di tutto il mondo, si nasconde tutta un’economia che il turista non s’immagina. Ma ci sono altre realtà importantissime, che non s’immaginano. Per esempio, in Emilia-Romagna, a Sassuolo, c’è il più grande distretto di produzione di ceramiche per la casa (mattonelle e piastrelle). Sempre lì vicino, a Mirandola, c’è il più importante distretto di produzione in Europa di dispositivi biomedicali monouso, incredibile!  

Nella provincia di Monza, in Lombardia, c’è invece il più importante distretto di mobili e arredamento d’Italia. Trieste, nel Friuli, è invece il porto più importate in Europa per l’import di caffè, oltre a essere la città italiana più specializzata nella torrefazione e produzione di caffè di alta qualità.  

A proposito di porti, ricordiamoci che l’Italia è una penisola al centro del Mediterraneo e che dall’Italia passa la maggior parte delle merci che si spostano via mare nel Mediterraneo: Napoli, Palermo, Gioia Tauro, Taranto, Ancona, Livorno, Genova, La Spezia, Venezia, Trieste e molte altre città, sono tutti porti importanti, che movimentano milioni di container ogni anno, con un grande valore commerciale.  

Ma ora basta, questa lista si potrebbe allungare all’infinito, diventando noiosa. Volevo solo farvi capire quanto la ricchezza italiana sia data da una grande varietà di produzioni industriali, spesso originali e uniche, tutte di alta qualità e di prestigio, e di come gli italiani non sono solo quelli dei cliché banali tipo, pizza, spaghetti, mandolino, mafia, che molti stranieri amano pensare e che fanno arrabbiare moltissimo gli italiani.

In Italia, c’è un grandissimo desiderio di lavorare, emergere, fare cose interessanti e produrre in maniera originale. Infatti, non dimenticatevi che Europass di Firenze è la più prestigiosa scuola di italiano per stranieri di Italia e il più importante provider di formazione continua per insegnanti d’Europa, sapete perché? Perché siamo italiani e ci piace stupirvi!  

Approfondimento linguistico

Benvenuto all’approfondimento lessicale della puntata sul made in Italy dedicato all’industria italiana dell’Italia a 360° di Europass. Abbiamo più volte nominato questo termine “PIL”, che è acronimo di Prodotto Interno Lordo. È un termine di natura economica che serve per misurare il valore in denaro di tutti i beni e servizi che un paese produce in un dato periodo. È uno strumento per valutare la capacità di un paese di produrre ricchezza ed è considerato il parametro principale per misurare il benessere economico di una nazione. 

Abbiamo poi ripetuto molte volte il termine “distretto”, distretto industriale. Un distretto industriale è un’area, ben localizzata su un territorio, dove si trovano fabbriche che sono specializzate a creare tutti gli oggetti e i servizi necessari a creare dei prodotti di una stessa categoria.

Per esempio, nel distretto industriale della carta di Lucca, ci sono le cartiere vere e proprie, ovvero le fabbriche di carta, ma anche le industrie chimiche che producono i prodotti per le cartiere, le officine per produrre macchine per la carta, i meccanici che fanno le riparazioni a queste macchine, i trasportatori che portano la carta da una lavorazione a un’altra, le società che raccolgono la carta usata da riciclare, il sistema di acquedotti necessari a produrre la carta, le agenzie di marketing per queste industrie, ecc. Dunque, un distretto è un’area dotata di un sistema complesso dedicato alla produzione di un determinato prodotto. 

Quando abbiamo nominato l’industria metalmeccanica, intendiamo tutte quelle industrie che producono oggetti di metallo e che sono meccanici, come automobili, elettrodomestici, navi, motori, strumenti, macchinari, ecc. 

Mentre l’espressione idiomatica “fiore all’occhiello” si riferisce al fiore che, in speciali occasioni, si può mettere all’occhiello, ovvero al buco dove passa un bottone della giacca. Spesso si tratta di fiori molto belli, speciali, dunque il fiore più bello da mostrare, da esibire. Questa espressione ha dunque il significato di un qualcosa di particolarmente bello, buono e pregiato che rende orgogliosi. 

Vi ringrazio per avermi seguito e vi aspetto alla prossima puntata di Italia 360° di Europass Firenze. 


Written and produced by Maurizio Faggi, teacher of Italian and art history.

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