Il Modo Congiuntivo Italiano

Il congiuntivo è il tempo verbale che si utilizza per collegare ("congiungere", appunto) le frasi subordinate alle frasi principali, con verbi che esprimono opinioni, desideri, speranze e aspettative, emozioni, sentimenti, dubbi, ipotesi ecc. In altre parole, il congiuntivo sottolinea qualsiasi approccio soggettivo e personale ed è composto da quattro tempi verbali.

Il congiuntivo presente

ABITARE  VENDERE  SENTIRE
io abiti venda senta
tu abiti venda senta
lui/lei/Lei abiti venda senta
noi abitiamo vendiamo sentiamo
voi abitiate vendiate sentiate
loro abitino vendano sentano

Il presente del congiuntivo mantiene la stessa declinazione per tutte le persone al singolare (io, tu, lui/lei), di conseguenza, per distinguerle più facilmente, spesso viene specificato il pronome per specificare anche la forma coniugata del verbo:

A Scuola si dice che io parli bene francese

Credo che tu parli bene francese

Penso che Paola parli bene francese

La prima persona plurale “noi” è identica sia al presente indicativo sia al presente congiuntivo:

Noi torniamo a Firenze domani (INDICATIVO)

È meglio che noi torniamo a casa presto stasera (CONGIUNTIVO)

I verbi che terminano in -CARE e -GARE aggiungono una “H” prima della desinenza del congiuntivo presente:

CERCARE  PAGARE
io cerchi paghi
tu cerchi paghi
lui/lei/Lei cerchi paghi
noi cerchiamo paghiamo
voi cerchiate paghiate
loro cerchino paghino

È meglio che Pietro cerchi un altro lavoro più appropriato alle sue capacità

Non voglio che tu paghi la cena per tutti

Quando il verbo è irregolare all’Indicativo presente, è spesso irregolare anche al congiuntivo presente:

CAPIRE FARE ANDARE
Indicativo Presente capisco faccio vado
Congiuntivo Presente capisca faccia vada

Di seguito, alcuni dei verbi irregolari più importanti e frequenti, coniugati al congiuntivo presente:

ANDARE  BERE DARE  DIRE DOVERE  FARE
io vada beva dia dica debba faccia
tu vada beva dia dica debba faccia
lui/lei/Lei vada beva dia dica debba faccia
noi andiamo beviamo diamo diciamo dobbiamo facciamo
voi andiate beviate diate diciate dobbiate facciate
loro vadano bevano diano dicano debbano facciano
POTERE  RIMANERE  SALIRE  SAPERE  SCEGLIERE 
io possa rimanga salga sappia scelga
tu possa rimanga salga sappia scelga
lui/lei/Lei possa rimanga salga sappia scelga
noi possiamo rimaniamo saliamo sappiamo scegliamo
voi possiate rimaniate saliate sappiate scegliate
loro possano rimangano salgano sappiano scelgano
STARE  TENERE  TOGLIERE  USCIRE  VENIRE  VOLERE 
io stia tenga tolga esca venga voglia
tu stia tenga tolga esca venga voglia
lui/lei/Lei stia tenga tolga esca venga voglia
noi stiamo teniamo togliamo usciamo veniamo vogliamo
voi stiate teniate togliate usciate veniate vogliate
loro stiano tengano tolgano escano vengano vogliano

Esempi:

Penso che Marta non esca il prossimo fine settimana

Sebbene non faccia molto freddo, accendo il riscaldamento

Il direttore vuole che (io) vada al lavoro anche sabato mattina

“ESSERE” e “AVERE” sono verbi irregolari, ma come gli altri verbi, mantengono la stessa declinazione per le persone singolari:

ESSERE AVERE
io sia abbia
tu sia abbia
lui/lei/Lei sia abbia
noi siamo abbiamo
voi siate abbiate
loro siano abbiano

Penso che tu sia un bravo ragazzo

Spero che voi stiate bene in vacanza!

Pare che Luca abbia la febbre

Presta attenzione: il congiuntivo si utilizza nelle frasi secondarie o subordinate, ovvero collegate alla principale. L’uso del congiuntivo dipende dal verbo nella frase principale (¹), anche se si può formare anche in modo diverso dall’accordo del verbo principale.
Il congiuntivo è la forma verbale dell’incertezza, della possibilità, poiché esprime opinioni, dubbi, volontà, aspettative, desideri, emozioni, espressioni impersonali, mentre l’indicativo è il modo della certezza, della realtà.

So¹ che tu sei² un bravo studente

Penso¹ che tu sia² un bravo studente PENSARE¹ richiede l'uso del congiuntivo perché la frase subordinata esprime incertezza. Si usa il presente del congiuntivo del verbo ESSERE: tu sia)

Per me Claudio è molto intelligente (INDICATIVO)

Credo che Claudio sia molto intelligente (CONGIUNTIVO)

Secondo te Joe capisce quando parlo italiano? (INDICATIVO)

Ti sembra che Joe capisca quando parlo italiano? (CONGIUNTIVO)

La costruzione CHE + congiuntivo si usa solo quando i soggetti delle due frasi sono diversi:

Io penso che tu abbia ragione

Noi crediamo che Paolo arrivi presto

Se i soggetti sono uguali, si usa la preposizione DI+INFINITO:

Cristina crede di essere molto bella
NO! Cristina crede che (lei/Cristina) sia molto bella

Marco e Luca sono contenti di andare in vacanza
NO! Marco e Luca sono contenti che (Loro/Marco e Luca) vadano in vacanza

Il congiuntivo passato

Il congiuntivo passato si forma con il presente del congiuntivo dei verbi “ESSERE” e “AVERE” e il participio passato del verbo:

PARLARE PRENDERE USCIRE
io abbia parlato abbia preso sia uscito/a
tu abbia parlato abbia preso sia uscito/a
lui/lei/Lei abbia parlato abbia preso sia uscito/a
noi abbiamo parlato abbiamo preso siamo usciti/e
voi abbiate parlato abbiate preso siate usciti/e
loro abbiano parlato abbiano preso siano usciti/e

Ricorda la concordanza con il soggetto quando si usa il verbo ESSERE come ausiliare.

Il congiuntivo passato, così come il presente, dipende dalla frase principale però esprime eventi che potrebbero già essere accaduti:

Penso che Luca abbia già mangiato

Dopo tutte quelle ferie immagino che Luca abbia riposato abbastanza

Non credo che Pietro abbia già risposto a tutte le domande dell’esame

Lucia è strana, non so cosa le sia successo

Dubito che Marco sia riuscito a prendere il treno delle 14:00

Spero che Mattia abbia finito i suoi compiti di matematica

Il congiuntivo imperfetto

Il congiuntivo imperfetto si forma eliminando le desinenze -ARE, – ERE, -IRE e aggiungendo la forma adeguata:

SUONARE AVERE FINIRE
io suonassi avessi finissi
tu suonassi avessi finissi
lui/lei/Lei suonasse avesse finisse
noi suonassimo avessimo finissimo
voi suonaste aveste finiste
loro suonassero avessero finissero

La prima e la seconda persona singolare sono uguali.

Il verbo “ESSERE” è irregolare:

ESSERE
io fossi
tu fossi
lui/lei/Lei fosse
noi fossimo
voi foste
loro fossero

Di seguito, alcuni dei verbi irregolari più comuni:

BERE DARE DIRE FARE STARE TRADURRE
io bevessi dessi dicessi facessi stessi traducessi
tu bevessi dessi dicessi facessi stessi traducessi
lui/lei/Lei bevesse desse dicesse facesse stesse traducesse
noi bevessimo dessimo dicessimo facessimo stessimo traducessimo
voi beveste deste diceste faceste steste traduceste
loro bevessero dessero dicessero facessero stessero traducessero

L’imperfetto del congiuntivo normalmente coincide con l’imperfetto indicativo:

Pensavo che Luca non mangiasse carne

Il capo non voleva che noi uscissimo a fumare durante la pausa

Marta credeva che Lucia parlasse bene francese

Il congiuntivo imperfetto si usa nelle frasi ipotetiche, parlando di possibili o impossibili ipotesi al presente, insieme al condizionale semplice (o presente):

Ipotesi possibili: SE + Congiuntivo imperfetto [ipotesi] + Condizionale Presente [conseguenza]

Se io possedessi dei vestiti di Valentino sarei molto felice

Se il tempo domani fosse bello andrei al mare

Ipotesi impossibili: SE + Congiuntivo imperfetto [ipotesi] + Condizionale Presente [conseguenza]

Se fossi ricco, mi comprerei una Ferrari

Se non fossimo Italiani, ci piacerebbe essere Americani

Il congiuntivo trapassato

Il congiuntivo trapassato si forma con il congiuntivo imperfetto del verbo “ESSERE” o “AVERE” + il participio passato del verbo:

COMPRARE VENDERE USCIRE
io avessi comprato avessi venduto fossi uscito/a
tu avessi comprato avessi venduto fossi uscito/a
lui/lei/Lei avesse comprato avesse venduto fosse uscito/a
noi avessimo comprato avessimo venduto fossimo usciti/e
voi aveste comprato aveste venduto foste usciti/e
loro avessero comprato avessero venduto fossero usciti/e
ESSERE AVERE
io fossi stato/a avessi avuto
tu fossi stato/a avessi avuto
lui/lei/Lei fosse stato/a avesse avuto
noi fossimo stati/e avessimo avuto
voi foste stati/e aveste avuto
loro fossero stati/e avessero avuto

Ricorda sempre la concordanza con il soggetto, quando si utilizza il verbo “ESSERE” come ausiliare.

L’imperfetto e il trapassato del congiuntivo vengono utilizzati allo stesso modo e nelle stesse situazioni del congiuntivo in forma passato e presente, con la sola differenza che le frasi principali fanno riferimento ad un’azione al passato e si può esprimere con il passato prossimo, imperfetto, trapassato prossimo:

Desideravo che tu partecipassi alla festa

Credevo che Claudia volesse venire a cena da me

L’insegnante ha preferito che stessimo in silenzio

Il trapassato congiuntivo è utilizzato nelle frasi ipotetiche per parlare di qualcosa impossibile nel passato:

SI + Congiuntivo Trapassato [ipotesi] + Condizionale Passato [conseguenza]

Se ieri avessi preso l’autobus, non sarei arrivata in ritardo

Se non mi fossi ammalata, avrei fatto sport nel pomeriggio

Se fossi nata in Giappone, avrei abitato a Tokyo

L’uso del congiuntivo

Il congiuntivo viene utilizzato in frasi che dipendono da un’altra, in particolare dopo verbi o espressioni che indicano:

Opinioni personali o situazioni incerte, per esempio con verbi come pensare, credere, immaginare, ritenere, essere sicuro/certo, avere l’impressione, supporre, dubitare, sembrare, parere.

Ho l'impressione che Lucia sia molto stanca ultimamente

Lucia pensa che Giulia e Matteo siano molto simpatici

Dubito che Maria venga alla cena

Sensazioni, preoccupazioni o stati emozionali, con verbi come essere felice/contento, avere paura, dispiacersi, temere, preoccuparsi.

Sono contenta che tu vada finalmente in vacanza

Mi dispiace che tu stia male

Temo che Luca non arrivi in tempo per l'inizio dello spettacolo

Desideri o ordini, con verbi o espressioni come volere, preferire, è meglio, è preferibile, è necessario, bisogna, sperare, desiderare, augurarsi, aspettare, pretendere

Spero che non faccia troppo freddo domani

Preferisco che Lucia non vada a casa da sola

É necessario che Emanuela telefoni prima delle 11:00

La mamma vuole che tu pulisca la tua stanza

Espressioni impersonali come è necessario, occorre, bisogna, è probabile, è possibile, si dice

Dicono che in quel ristorante si mangi bene

È possibile che Matteo sia malato

Verbi in forma negativa come non so, non credo, non penso.

Non credo che Laura abbia già fatto la spesa

L'insegnante non pensa che lo studente sia in grado di superare l'esame

Il congiuntivo si usa anche dopo determinate parole come:

Sebbene, nonostante, a meno che, senza che, prima che, a patto che, a condizione che, qualunque, qualsiasi, affinché/perché

Domani io e Tatiana andiamo al mare, a meno che non piova

Qualsiasi cosa io dica, Marco mi dà sempre torto

Nonostante Marco mi piacesse, ho preferito uscire con Matteo

Ho regalato a Rossana quel libro perché lo leggesse

Qualche volta si usano frasi indipendenti che esprimono:

Dubbi (si formulano come domande)

Laura non è venuta al lavoro oggi! Che sia malata?

Paolo e Luca non escono più insieme. Che abbiano litigato?

Desideri

Magari potessi vivere alle Maldive!

Ah... se solo avessi ancora 20 anni!

La consecutio temporum del congiuntivo

Dopo una frase principale all’indicativo presente si usa:

Il presente del congiuntivo o il futuro semplice dell’indicativo per esprimere un’azione futura

Penso che Marco parta / partirà domani

Dubito che la mamma faccia / farà la spesa oggi

Pare che Silvia traslochi / traslocherà presto fuori città

Il presente del congiuntivo o il Presente progressivo al congiuntivo, se si vuole esprimere un’azione in corso d’opera

Penso che Marco parta / stia partendo in questo momento

Dubito che la mamma faccia / stia facendo la spesa ora

Pare che Silvia traslochi / stia traslocando adesso

Il congiuntivo passato o imperfetto per esprimere un’azione passata (secondo la funzione di ciascun tempo)

Penso che Marco sia partito sabato scorso

Dubito che la mamma abbia fatto spesa ieri

Pare che Silvia abbia traslocato lo scorso mese

Penso che Marco, da bambino, andasse spesso in Francia

Dopo la frase principale con il verbo in qualsiasi tempo indicativo al passato (passato prossimo, imperfetto, trapassato prossimo o trapassato remoto) si usa:

Congiuntivo imperfetto o condizionale passato per esprimere un’azione futura

Avevo immaginato che mangiasse / avrebbe mangiato al ristorante dopo il lavoro

Ho pensato che Marta andasse / sarebbe andata in discoteca sabato sera

Congiuntivo imperfetto o imperfetto progressivo per esprimere un’azione simultanea

Pensai che mangiasse / stesse mangiando al ristorante quel pomeriggio

Pensavo che Marta andasse / stesse andando in discoteca

Passato prossimo o congiuntivo imperfetto per esprimere azioni precedenti (secondo la funzione di ciascun verbo)

Ho pensato che Paola avesse mangiato al ristorante sabato scorso

Ho pensato che Paola, da bambina, andasse spesso al mare

Qualche volta si utilizza il congiuntivo imperfetto anche dopo la frase principale all’indicativo Presente per esprimere un’azione che tipicamente sarebbe formulata all’indicativo imperfetto.

Penso che Paola da bambina fosse molto vivace (un'abitudine passata)

Credo che lo scorso fine settimana piovesse a Firenze (descrizione atmosferica)

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