Aggettivi, Pronomi e Avverbi Italiani

Una guida utile per imparare ad usare aggettivi, pronomi e avverbi italiani. Iniziamo a migliorare le tue competenze!

Gli aggettivi

Gli aggettivi sono parole che descrivono una persona o una cosa e generalmente, in italiano, seguono il sostantivo.

  • Il gatto bianco (m. s.)
  • La macchina nera (f. s.)
  • I pantaloni gialli (m. pl.)
  • Le bambine piccole (f. pl.)

Per utilizzare correttamente gli aggettivi, nella forma singolare e plurale, si usa la stessa logica dei sostantivi:

Singolare Plurale
Maschile -o alto -i alti
Femminile -a buona -e buone
Maschile o Femminile -e intelligente -i intelligenti

Gli aggettivi si declinano sempre a seconda del sostantivo:

Singolare Plurale
Il ragazzo è alto I ragazzi sono alti
La pizza è buona Le pizze sono buone
Il bambino è intelligente I bambini sono intelligenti
La bambina è intelligente Le bambine sono intelligenti

Nota:

L’aggettivo “bello” funziona invece come un articolo determinativo quando precede il sostantivo:

Il ragazzo è bello / I ragazzi sono belli
MA Che bel ragazzo (il ragazzo) - Che bei ragazzi (i ragazzi)

Paolo ha gli occhi molto belli
MA Che begli occhi ha Laura (gli occhi)

Gli aggettivi possessivi

Gli aggettivi possessivi indicano l’appartenenza o specificano la relazione tra le persone:

Singolare Plurale
Maschile Femminile Maschile Femminile
Io il mio la mia i miei le mie
Tu il tuo la tua i tuoi le tue
Lei / Lui il suo la sua i suoi le sue
Noi il nostro la nostra i nostri le nostre
Voi il vostro la vostra i vostri le vostre
Loro il loro la loro i loro le loro

Seguono sempre l’articolo:

  • Il mio orologio
  • La tua amica Paola
  • Il suo gatto
  • I nostri pantaloni
  • Le vostre penne
  • I loro libri

Eccezioni

Non si usa con i sostantivi che indicano la parentela (eccetto “loro“):

  • Mio padre
  • Tua madre
  • Suo fratello
  • Sua sorella
  • Nostro nonno
  • Vostro zio
  • Il loro zio/ la loro zia
Fai attenzione! I sostantivi che indicano la parentela mantengono l’articolo nella forma plurale:
  • I miei fratelli
  • Le tue sorelle
  • I suoi nonni
  • Le sue zie
  • I nostri zii
  • Le vostre cugine
  • I loro nipoti/ le loro nipoti

Nella lingua parlata spesso utilizziamo espressioni come “i miei, i tuoi, i suoi” invece che “i miei genitori, i tuoi genitori, i suoi genitori”:

Domani vedo i miei (= miei genitori)

Come stanno i tuoi? (= tuoi genitori)

Per Natale Luca va dai suoi (= suoi genitori)

Presta molta attenzione alla differenza tra aggettivi e avverbi.

Gli aggettivi si declinano in base al sostantivo, mentre gli avverbi specificano o modificano il significato degli altri elementi grammaticali e generalmente accompagnano i verbi, aggettivi e altri avverbi. Sono invariabili.

In queste frasi potrai notare la differenza tra aggettivi e avverbi:

Avverbi Aggettivi
Laura ha lavorato molto Laura ha molta pazienza
Laura è molto simpatica. Laura ha molti amici.
I ragazzi hanno studiato poco. I ragazzi hanno pochi soldi
I ragazzi mangiano poco. I ragazzi hanno poca esperienza

Gli avverbi

Gli avverbi si utilizzano per descrivere e specificare un verbo, un aggettivo o un altro avverbio o un’intera frase (l’aggettivo che descrive un sostantivo o un pronome è differente) e sono invariabili:

Probabilmente sabato viene anche Laura alla festa

Oggi il direttore era incredibilmente contento

Gli avverbi possono avere significati diversi, per esempio:

Tempo (Quando?)

Oggi Luca è arrivato prima di me

Di solito vado in palestra tre volte a settimana

Altri esempi: ieri, oggi, domani, dopo domani, poi, già, tardi, presto, spesso, talvolta, subito, finora, adesso, sempre, mai, normalmente.

Quantità (Quanto?)

Oggi ho mangiato poco

Lucia parla troppo

Altri esempi: poco, molto/parecchio/tanto, alquanto/abbastanza/piuttosto, più o meno, altrettanto, appena, quanto, per niente.

Modo (Come?)

L'insegnante ha parlato velocemente

Oggi ho la febbre, sto male

Altri esempi: bene-male, meglio-peggio, insieme, volentieri, apposta, alla svelta (=di corsa, di fretta), ad alta voce/a bassa voce, all’improvviso (=improvvisamente), per scherzo – sul serio, per caso (= casualmente), così, forte, veloce, dritto-storto.

Luogo (dove?)

Marco lavora là/lì

Il cane è fuori

Altri esempi: qui/qua, sopra, sotto, dentro, fuori, lontano, vicino, davanti, dietro, via, intorno.

Alcuni avverbi derivano direttamente dalla forma aggettivale e si possono formare in questo modo:

  • Con avverbi che terminano in -O usiamo la forma femminile + suffisso “mente”

AUTONOMO 🡒 Laura deve imparare a lavorare autonom-a-mente

ONESTO 🡒 Onest-a-mente, penso che non andrò alla festa Paolo

  • Con avverbi che terminano in -E usiamo la forma singolare+ suffisso “mente”

RECENTE 🡒 Ho visto Mattia recent-e-mente

VELOCE 🡒 Gli italiani parlano spesso veloc-e-mente

  • Con avverbi che terminano in -LE and -RE prendiamo la -E finale e aggiungiamo il suffisso “mente”

NATURALE 🡒 Natural-mente andrò alla laurea di Giulia, è la mia migliore amica!

FACILE 🡒 Dovresti riuscire a parcheggiare facil-mente con la macchina nuova

Aggettivi indefiniti

Gli aggettivi indefiniti indicano una persona o un oggetto non specificato o sconosciuto per il parlante.

Alcuni di questi sono invariabili e sono usati solo nella forma singolare, come “qualche”, “qualsiasi” o “qualunque”/”ogni”:

Ogni volta che ascolto questa canzone sono felice

Qualche* volta mi piace bere un bicchiere di vino a cena

Qualunque/qualsiasi cosa tu abbia cucinato per pranzo, a me va bene

*per la forma plurale si usa “alcuni/alcune“:

Qualche italiano parla il dialetto/Alcuni italiani parlano dialetto

Pronomi indefiniti

Alcuni pronomi indefiniti sono semplicemente pronomi, usati in forma singolare:

Qualcosa (invariabile)

Devo comprare qualcosa per la festa di Giulia

Vuoi qualcosa da bere?

Chiunque (invariabile e precede sempre il congiuntivo)

Chiunque tu voglia invitare alla festa è il benvenuto

Chiunque frequenti quella scuola deve portare l’uniforme

Qualcuno-a/Uno-a/Ognuno-a (hanno sia la forma maschile che femminile)

Ha chiamato qualcuno/a per me stamattina?

Ho incontrato uno/a che studia nella tua scuola

Ognuno/a è libero di uscire con chi meglio crede

Niente/Nulla (hanno lo stesso significato, sono invariabili e prevedono l’utilizzo della forma negativa del verbo)

Oggi non c’è nulla/niente da fare

Sono stanchissima, stasera non faccio nulla/niente

Aggettivi, pronomi e avverbi indefiniti

Alcuni indefiniti possono essere sia aggettivi che pronomi (variabili), sia avverbi (sempre invariabili):

Alcuno*: aggettivo o pronome, quando precedono il sostantivo, si comportano come un articolo indefinito:

Non ho alcun dubbio che tu abbia ragione (aggettivo)

Gli studenti presenti erano solo alcuni (pronome)

* E’ usato anche nella forma singolare, solo in frasi negative o dopo “senza”:

Non ho alcuna voglia di lavorare

Paola ascolta l’insegnante senza alcuna attenzione

Certo: aggettivo o pronome. Se singolare, è preceduto da un articolo indefinito, se plurale invece l’articolo non si usa:

Sabato scorso alla festa ho parlato con una certa Paola (aggettivo)

Nella mia classe c’erano molti studenti, certi maschi e certe femmine (pronome)

Quale: aggettivo e pronome:

Quale musica preferisci? (aggettivo)

Non so quale è la casa di Matteo (pronome)

Altro: aggettivo e pronome:

Vuoi un’altra aranciata?

Alcuni dei miei amici sono andati alla festa, altri no

Poco: aggettivo, pronome o avverbio:

C’erano poche persone alla festa (aggettivo)

Eravamo poche alla festa (pronome)

Paolo ha studiato poco (avverbio)

Molto/Parecchio/Tanto: aggettivo, pronome o avverbio:

Molte/parecchie/tante persone lavorano in questa azienda (aggettivo)

In classe eravamo molti/parecchi/tanti (pronome)

Laura ha lavorato molto/tanto/parecchio (avverbio)

Troppo: aggettivo, pronome o avverbio:

In questa piazza ci sono troppe persone (aggettivo)

Siamo in troppi oggi, non ci sono sedie per tutti (pronome)

Matteo mangia troppo (avverbio)

Ciascuno: aggettivo o pronome, sempre singolare. Come per “alcuno”,  quando precede il sostantivo si comporta come un articolo indefinito:

Ciascuna studentessa ha letto il libro che preferiva (aggettivo)

Matteo parlò con ciascuno (pronome)

Tutto: quando aggettivo, precede un articolo determinativo. Può essere anche pronome:

Ho mangiato tutta la pasta (aggettivo)

Luca paga per tutti (pronome)

Nessuno: aggettivo e pronome, sempre singolare. Come per “alcuno” quando precede il verbo, si comporta come un articolo indeterminativo. Come per “Niente” o “Nulla”, necessita della forma verbale negativa:

Non c’è nessun problema (aggettivo)

Oggi a scuola non c’è nessuno (pronome)

Ieri nessuno voleva lavorare (avverbio)

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